c'è tempo

venerdì 26 settembre 2008

Aforismi Forestali

Camminare a volte resuscita i ricordi, non solo perché dà agio di riflettere su di sé, ma anche perché traccia un cammino che conduce a ritroso nel tempo. È un'esperienza che confina con la morte, la nostalgia, la tristezza, che sveglia il tempo mediante la leggiadria di un albero, di una casa, di un fiume, di un torrente, di un volto invecchiato incrociato alla svolta di un sentiero o all'an­golo di una via. "Non si tratta di un percorso di ordine soltanto materiale," dice Pierre Sansot "comporta segnali invisibili senza i quali sparirebbe; e il cammino, posto che si riesca a continuarlo, non sarà una strada in senso letterale ma una folla di ricordi personali, o di relazioni tipologiche, sentimentali, che non si danno a un uomo privo di cuore" 

(Sansot, 1983)


3 commenti:

morzhez ha detto...

a proposito di Eckhart Tolle vi lascio un interview da Oprah Winfrey con lui:

http://www.oprah.com/article/oprahsbookclub/anewearth/pkganewearthwebcast/20080130_obc_webcast_download

Paolo ha detto...

Noi dipendiamo dalla natura e non solamente per la nostra sopravvivenza fisica. Abbiamo bisogno della natura perché ci mostri la via di casa, la via per uscire dalla prigione della mente. Ci siamo persi nel fare, nel pensare, nel ricordare, nell'anticipare - persi in un labirinto di complessità ed in un mondo di problemi.
Abbiamo dimenticato ciò che le rocce, le piante e gli animali ancora sanno. Abbiamo dimenticato come essere - come essere in uno stato di quiete, come essere noi stessi, come essere dove è la vita: Qui e Ora.
Ekhart Tolle "Parole dalla Quiete"
Gentilmente fornito da Ennio/Luca

Unknown ha detto...

evvivalafiganelcieloserenoilbucodelculoel'arcobalenoilcazzochetiralafigapelosailculdellasposachefachchcha